"FEBBRAIO 1948. Sono uscito verso le quattro, ho lavorato tre ore e mezzo in ufficio, poi sono uscito, ho incontrato gli amici al caffè, siamo andati insieme a mangiare, c’era anche la Giannina, ho combinato di vederci domani, poi siamo andati al cine e prima di rincasare una pizza alla Bella Napoli. Un ottimo pranzo, un film di prim’ordine, una compagnia simpaticissima. Adesso sono quasi le due di notte, quante cose in meno di dieci ore. Sono uscito che c’era ancora il sole, adesso è notte profonda. Sono uscito e sono già passati tre giorni. Avevo messo la camicia nuova di popelin bianca, ormai è gualcita e sudicia. Sono uscito di casa alle 16 meno sette minuti, per esser precisi; era maggio, un pomeriggio soave di primavera, si sentivano profumi di fiori, adesso è pieno inverno, ho acceso la stufa ma ho freddo, le finestre hanno i fiori bianchi di ghiaccio. Una serata qualunque, sembrava. Sono uscito che passavano i granatieri per la via, con la fanfara in testa e alle finestre degli uffici si affacciavano le impiegate coi grembiuli neri, sorridenti: da allora sono passati vent’anni. Uscito, visti gli amici, rientrato: vent’anni uno sull’altro. C’è stata nel frattempo la guerra, i granatieri sono morti in battaglia, la guerra è stata persa, dei granatieri nessuno si ricorda più. Uscito di casa giovane, rientrato con le rughe sulla faccia. E che cosa rimane di questa bella serata?" Dino Buzzati Anche io sono uscito verso le quattro che ero giovane e rientrato poco fa con le rughe al viso. Le ho trovate sullo specchio: evidenti sulla fronte, evidenti ai lati degli occhi, evidenti lungo le guance. Raccontano passaggi duri, ombre oscure dietro le quali si è nascosto qualcosa. Ma anche vittorie, seppure piccole e risicate. Ignorare tutto invece è una grande vittoria. Sono un essere umano con le rughe e un essere meta-umano senza faccia. Quella qui sotto è un simulacro, è di quando sono uscito, verso le quattro. Benvenuti nel mio nuovo sito.
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Complimenti Marco. Non conoscevo quel brano di Buzzati, grazie! Anche le tue righe, niente male davvero. Ritrovare i propri stati d'animo espressi è sempre una profonda sorpresa, confortante ed incoraggiante.
BenTrovato anzi Ri Trovato